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Un laboratorio per confezionare eroina a Ghezzano. Arrestata una coppia

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Guarda il video. Avrebbero immesso sul mercato tra i 50 e i 60 kg di eroina che avrebbe fruttato circa mezzo milione di euro. Ma da un controllo casuale il comando provinciale dei Carabinieri di Pisa ha scoperto un laboratorio per il confezionamento di eroina da piccolo spaccio, in un appartamento a Ghezzano, sequestrando sostanze e strumenti.

Due le persone ritenute al momento i principali responsabili dell’attività: E.C, 32 anni, di origine albanese, C.C. 31 anni, di origine rumena. I due sono sposati e vivono in Italia dal 2006, mentre si erano trasferiti a Pisa solo da pochi mesi. Lui ha già precedenti legati agli stupefacenti e alla detenzione di armi, mentre lei era incensurata.

L’indagine è partita sabato sera durante un controllo occasionale di una Panda guidata da un italiano, L.C. di 47 anni e residente a Monsummano Terme, che aveva a fianco un amico, T.K., 24 anni, cittadino tunisino. I due sono stati notati mentre ricevevano qualcosa da una persona che si trovava su uno scooter nero, parcheggiato in un cimitero alla periferia di Pisa. I due sono stati raggiunti da due agenti in borghese, che stavano facendo dei controlli nella zona per verificare alcune segnalazioni di furti di auto.

Dal controllo è emerso che i due a bordo dell’auto avevano precedenti in materia di stupefacenti, e dato il nervosismo delle due persone, i Carabinieri hanno controllato anche l’interno dell’auto, dove hanno rinvenuto 270g di eroina. I militari hanno così cercato di risalire al venditore, l’uomo in scooter, che è stato rapidamente raggiunto nella sua abitazione. All’arrivo dei Carabinieri l’uomo ha tentato la fuga dalla finestra, ma ha desistito quando ha visto che la casa era circondata.

Durante la perquisizione un carabinieri ha notato, all’interno del locale caldaia, una vite particolarmente utilizzata. All’ispezione i carabinieri hanno visto che la vite apriva uno sportellino, all’interno del quale erano conservati alcuni panetti di eroina. E dietro allo sportellino, un’intercapedine ricavata da una parete, che i carabinieri hanno rotto trovandovi all’interno una notevole quantità di sostanze: 55 kg di sostanza da taglio, 4 kg di eroina pura e 22mila euro in contanti.

In un’altra stanza dell’appartamento i militari hanno trovato il materiale per il confezionamento e lo spaccio, tra cui una grossa pressa artigianale dotata di martinetto idraulico, utilizzata per confezionare i panetti di droga. Insieme a questa c’erano buste in cellophane, numerosi bilancini di precisione e nastro da pacchi.

Gli investigatori non escludono che lo stupefacente provenga direttamente dall’Albania, dato il cospicuo quantitativo di droga sequestrata. Tutte e quattro le persone sono state arrestate e si trovano ora al carcere Don Bosco. Sulla coppia pende l’accusa di detenzione a fini di spaccio, ma l’analisi sulle sostanze da taglio potrebbe aggravare la loro posizione qualora emergessero dettagli sulle sostanze che avrebbero utilizzato. Gli investigatori non si sbilanciano, ma con quelle quantità non è escluso che sarebbe finita sul mercato – prevalentemente locale e provinciale – una partita di eroina dal taglio molto sporco, con tutti i rischi che ne sarebbero conseguiti.

Considerato che un grammo di eroina viene venduta a 15-20 euro al consumatore abituale, la quantità di sostanza rinvenuta avrebbe fruttato oltre mezzo milione di euro, andando a rifornire sopratutto il mercato locale, come ipotizzano i carabinieri. L’operazione è stata condotta dal colonnello Andrea Brancadoro, insieme al maggiore Stefano Bove e al tenente Andrea Barbieri.

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Pubblicato il: 5 maggio 2014

Argomenti: Cronaca, Pisa

Visto da: 105 persone

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