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Manca il numero legale e il consiglio si scioglie. Maggioranza sotto accusa

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Manca il numero legale e il Consiglio Comunale si scioglie con soli 16 presenti. Così oggi pomeriggio alle 16.20 la seduta si è interrotta: all’appello è mancato un solo consigliere, con le opposizioni che non hanno partecipato alla chiamata in segno di protesta, lasciando sola in aula la maggioranza.

Ad essere rimandata dunque la votazione sulla terza variazione di bilancio e sulla variazione del programma triennale delle opere pubbliche, dove è contenuta la nuova operazione della Mattonaia.

Dopo la prima verifica sul numero legale, che ha dato risultato negativo, le opposizioni hanno deciso di non partecipare alle successive chiamate. In aula è rimasta solo la maggioranza: 16 i presenti, fra cui il Sindaco, che da soli non sono riusciti a garantire il proseguo dei lavori.

“Se la maggioranza vuole votare queste due proposte – è stato il commento più frequente nei corridoi – che si presenti. Noi non faremo da spalla”.  Così compatte le minoranze, ad eccezione del gruppo di Noi Adesso Pis@ che non era presente ai lavori, hanno deciso di non fornire i numeri necessari.

“Questa – ha commentato Valeria Antoni, capogruppo de Movimento 5 Stelle – è l’ennesima dimostrazione che la maggioranza non è capace di tenere il numero legale sulle sue proposte. Proposte che fra l’altro in questo anno sono state piuttosto scarse: l’unica presentata è quella sul regolamento dello sport, per il resto si è trattato di ordinaria amministrazione”.

Oggi “una maggioranza spappolata – prosegue Antoni – raccoglie i frutti dell’atteggiamento tenuto nelle commissioni nei confronti delle minoranza, verso le quali è sempre stato usato il pugno di ferro e presentando gli atti all’ultimo minuto”.

Dello stesso avviso il capogruppo di Una città in comune – Prc Ciccio Auletta, che già in conferenza dei capigruppo si era espresso contro questa programmazione dei lavori: “È la prima volta che come gruppo decidiamo di non partecipare al voto in modo sistematico. Una decisione frutto dell’arroganza della maggioranza”. Non si scandalizzino dunque, prosegue, per quanto avvenuto: “Durante il voto di alcune nostre mozioni, come quella sull’acqua, che avrebbero mostrato divisioni al suo interno, la maggioranza ha fatto mancare il numero legale. Su un atto importante come la variazione di bilancio la maggioranza deve garantirsi il numero legale”.

“Da tempo la maggioranza non riesce più a garantire il numero legale – ha dichiarato Giovanni Garzella capogruppo di FI-PDL – Il dialogo fra la maggioranza e la minoranza è assente per volontà del centro sinistra, questo ha irrigidito le parti e noi non siamo disposti a fare da stampella. Oggi siamo arrivati al culmine: la mancanza di numeri sulla Variazione di Bilancio”.

A non essere disposto a vestire la stampella della maggioranza è anche Raffaele Latrofa capogruppo del NCD: “A quanto sembra il brutto vizio degli assessori di mancare alle sedute si è esteso ai consiglieri comunali. Fino a quando la nostra partecipazione era utile, come per la vicenda dell’aeroporto siamo stati tenuti al corrente di ogni passaggio, oggi apprendiamo dalla stampa l’evolversi della situazione. E sulla variazione di bilancio devono aver pensato che avremo garantito noi il numero legale”. Ma evidentemente così non è stato.

La maggioranza respinge però al mittente le accuse.

Un atteggiamento immotivato quello dell’opposizione per la consigliera Simonetta Ghezzani (SEL) – e “irresponsabile. Cosa volevano dimostrare? Assenze, dovute anche al periodo estivo, c’erano anche tra le file dell’opposizione”.

“Rallentando il lavoro del Consiglio Comunale – ha invece replicato Ferdinando De Negri, capogruppo in Consiglio Comunale del PD – si va contro l’interesse dei cittadini! Le forze di minoranza, uscendo strumentalmente dall’aula, hanno fatto mancare il numero legale, approfittando di alcune assenze giustificate e preannunciate tra le fila della maggioranza e del ritardo di una consigliera che partecipava ad un funerale. La maggioranza avrebbe garantito il numero legale: bastava attendere pochi minuti, gestendo il Consiglio con buon senso, come si è fatto tante altre volte. Così facendo si è causata l’interruzione dei lavori del Consiglio e impedita la votazione su atti importanti come il regolamento sul canone per l’occupazione di aree e spazi pubblici, con la riduzione della Cosap, e il programma triennale dei lavori pubblici 2014/2016″.

“Oggi per la città – ha detto Giuseppe Ventura, capogruppo consiliare di In Lista per Pisa – è stata una brutta giornata. Le opposizioni d’ora in poi non potrà più lamentarsi che le loro interpellanze ed interrogazione non ricevano adeguate risposte!”.

“Alcune forze politiche – ha sottolineato, infine, Odorico Di Stefano, capogruppo dei I Riformisti – giocano con gli interessi della città. È un gioco incomprensibile e inutile. Chi ci rimette è tutta la politica”.

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3 risposte a: Manca il numero legale e il consiglio si scioglie. Maggioranza sotto accusa

  1. avatar Francesco scrive:

    E’ vero, signora mia: che cattiva questa opposizione che pretende di fare opposizione invece di fare da stampella alla maggioranza. Che poi, i consiglieri di maggioranza in genere in aula non è che proprio sùdino copiosamente da quanto si danno da fare, quindi almeno presentarsi e stare un po’ a sedere in Consiglio potrebbe essere d’uopo.

  2. avatar Giovanni Garzella scrive:

    Non ho capto cosa intendeva Ventura: ora la maggioranza darà risposte inadeguate alle nostre interpellanze? Si è sbagliato Ventura, non può essere, sarebbe contro legge!!!!

  3. avatar Carlo Raffaelli scrive:

    L’opposizione si oppone, la maggioranza governa, se ne è capace. In questo caso le opposizioni hanno solo fatto risaltare che la maggioranza ha dei problemi politici, tanto che non riesce a portare i suoi consiglieri per deliberazioni che riguardano il bilancio. Che sia colpa della minoranza è un’interpretazione grottesca.

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