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Porto di Marina. La Boccadarno vuole pagare i terreni a lotti, la vicenda torna in consiglio

michele-lischi

La società costruttrice del porto deve ancora circa 8 milioni di euro al Comune di Pisa, tra questi ci sono anche i soldi per i terreni su cui dovrebbero sorgere case e negozi. Una città in Comune presenta un question time


Esplicitata a metà febbraio, ma già anticipata lo scorso giugno, l’intenzione di procedere alla costruzione dell’area residenziale e commerciale adiacente al Porto di Marina e soprattutto la richiesta che viene dalla Boccadarno spa di pagare i terreni man mano che si procede con la costruzione, arriva in consiglio comunale con un question time presentato da Una città in comune – Prc.

La Boccadarno vorrebbe pagare i terreni del Comune man mano che procede con la costruzione della parte residenziale

All’origine della richiesta di chiarimenti “le notizie uscite a mezzo stampa il 13 Febbraio relative al futuro delle aree adiacenti al Porto di Marina di Pisa”, e in particolare “le dichiarazioni del rappresentante della società proprietaria del porto con cui chiedeva di poter ‘procedere per lotti e pagare agli enti pubblici quella parte di terreno su cui si costruisce’. E così sarà di volta in volta fino al completamento dei lavori”.

Se è vero che l’amministrazione comunale prima di concedere le licenze edilizie vuole che la società paghi i terreni, così come ribadito anche da un ordine del giorno votato all’unanimità il 23 dicembre, è altrettanto vero che condivide l’obbiettivo di vedere conclusa l’operazione. Nessuna difficoltà sussiste dal punto di vista urbanistico per la divisione del lotto in frazioni più piccole, da verificare è la fattibilità dell’operazione sul fronte patrimoniale.

Stando alle dichiarazioni uscite sulla stampa domenica 22 febbraio “si sarebbe trovato un accordo sulle modalità di acquisto con l’amministrazione del Comune di Pisa”: ecco il perché del question time spiega Ciccio Auletta, “perché un pagamento effettuato in modo frazionato in relazione ai lotti costruiti rimetterebbe di fatto in discussione la concessione e l’ordine del giorno approvato in sede di discussione di bilancio preventivo”. Un ordine del giorno con cui il consiglio comunale impegna “il Sindaco e la giunta a chiedere alla società Boccadarno Porto di Pisa Spa l’adempimento immediato delle obbligazioni derivanti dal contratto e il pagamento del corrispettivo con gli interessi legali, nonché il pagamento dell’indennità di occupazione con tutte le connesse inevitabili conseguenze legali in caso di inadempienza da parte del soggetto attuatore”.

Un ordine del giorno del consiglio comunale impegna però la giunta a chiedere alla Boccadarno il pagamento immediato dei terreni

La partita che si gioca fra la società e il Comune di Pisa è di vecchia data e ha al centro la convenzione firmata nel settembre del 2007, a cui è riconosciuto il valore di preliminare di contratto di compravendita. Il valore dei terreni è di circa 8 milioni di euro: 3,706 milioni quelli di cui è direttamente proprietario il Comune, a cui si sommano quelli di proprietà dell’ex Gea (di cui il Comune di Pisa possiede l’89%) e che hanno un simile valore.

Per le somme dovute al Comune la Boccadarno spa ha ricevuto più volte solleciti da parte del Segretario comunale: dalla richiesta di sottoscrivere il contratto e procedere al pagamento, alla lettera in cui si ordina alla società la restituzione delle aree in questione e il versamento di un’indennità annua di occupazione, e degli interesse legali.

A questo si somma la richieste avanzate attraverso carta bollata dalla Provincia, che ha citato in giudizio la Boccadarno Porto di Pisa Spa e il Comune, per ottenere l’accertamento dell’esatta identificazione ed estensione delle aree di sua proprietà e il pagamento delle indennità di occupazione e gli interessi.

“Visto l’ordine del giorno approvato il 23 dicembre del 2014 dal Consiglio e ritenendo che non possa essere il Comune, tramite la dilazione dei crediti, a garantire la sostenibilità di investimenti privati” il question time chiede se corrisponde al vero che è stato trovato un accordo “per la realizzazione a lotti funzionali del previsto insediamento residenziale adiacente al porto, modificando di conseguenza quanto deciso da questa stessa amministrazione in merito al pagamento delle suddette aree”.

Foto di Michele Lischi

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Pubblicato il: 25 febbraio 2015

Argomenti: Economia-Lavoro, Lungomare, Pisa, Urbanistica

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