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Tornano le dune a Tirrenia

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Torneranno le dune a Tirrenia al Bagno Hoasy. Lo stabilimento, che negli anni ha via via allargato la sua zona con asfaltature e aree di sosta, ha visto lunedì mattina arrivare le prime ruspe per rimuovere le opere, alcune delle quali abusive, situate in un’area molto delicata del Litorale.

Lo comunica l’amministrazione comunale, che parla di “conto alla rovescia per l’intervento di rimozione delle asfaltature e delle altre opere abusivamente realizzate nell’area delle dune di Tirrenia, lungo il viale d’accesso che conduce al Bagno Hoasy. Qui, infatti, per conto della proprietà dello stabilimento balneare sono state realizzate negli anni passati prima opere di sbancamento e poi di ampliamento del viale d’accesso e la realizzazione delle aree di sosta, interventi già denunciati da Parco e ambientalisti e al centro delle attenzioni anche di magistratura e Polizia Municipale dato che quello delle dune sabbiose è un habitat naturale tanto delicato quanto pregiato ed è da tempo al centro di molti progetti e interventi di tutela”.

Quello di lunedì però non è stato un primo momento facile; secondo quanto scrive il Comune: “Le resistenze della famiglia proprietaria che ha cercato d’impedire l’accesso all’area”, avrebbero reso “necessario l’intervento sul posto di Polizia Municipale e Carabinieri. Nei prossimi giorni – aggiunge – seguirà l’intervento vero e proprio che sarà totalmente a carico della ditta e della proprietà e non comporterà alcun onere per l’amministrazione comunale.

Immediata la reazione di Confcommercio, che è intervenuta a difesa dello stabilimento: “Non vogliamo entrare nel merito tecnico di una vicenda complessa – si legge in una nota – ma le modalità di intervento da parte dei funzionari dell’amministrazione comunale nei confronti dei titolari del bagno Hoasy sono difficilmente accettabili sul piano formale”.

L’associazione di categoria afferma che “i gestori del bagno non hanno ricevuto alcuna informazione del meccanismo che stava per essere messo in moto”, aggiunge inoltre che “i legali non sono riusciti ancora a visionare il provvedimento formale che dovrebbe autorizzare una simile operazione”.

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Pubblicato il: 19 febbraio 2014

Argomenti: Ambiente, Cronaca, Lungomare

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