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Outofline, quando le immagini prendono parola

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Il loro è un lavoro di punti di vista, di rivendicazione dello sguardo soggettivo e di parte, che non si limita a raccontare ma prende posizione ed esprime una visione propria. Parliamo  di Outofline Collective, 5 fotografe e due fotografi, tutti under 35, di come il loro collettivo sia nato a Pisa nel 2011 per poi viaggiare in lungo e in largo alla ricerca di storie, contestazioni, pugni alzati e notizie ignorate.

Al Cantiere San Bernardo sarà possibile ammirare il loro lavoro dal prossimo 14 marzo, in una mostra dal titolo “Una narrazione (s)oggettiva del dissenso”. Coerentemente con il carattere con cui si presentano nel loro sito – “Outofline è prendere parola” – anticipano che con la mostra metteranno “in luce situazioni oscurate dall’informazione, raccontandole a partire da chi le vive ogni giorno. Fotografie che scoprono spazi bui, li mostrano, li raccontano”.

“Attraverso le immagini il progetto racconta i desideri e le rivendicazioni dei protagonisti del dissenso di questi ultimi anni” spiegano ancora, “con cui il collettivo ha costruito legami forti, in una prospettiva interna e solidale. Un invito a riflettere sulla presa di posizione che ogni immagine porta con sé, una volontà di raccontare delle storie di cui ci sentiamo parte con l’obiettivo di creare un immaginario positivo delle proteste e dei dissensi contemporanei, italiani e non”.

Ci saranno quindi i ritratti di “studenti e precari, teatri e presidi davanti ai posti di lavoro, mostrando la ricchezza delle relazioni e degli incontri in spazi riaperti, occupati, liberati, fotografando questi luoghi, prima abbandonati, poi recuperati e vissuti”.

Tramite le immagini il collettivo fotografico cercherà di far emergere e capire “gli effettivi problemi che il turismo delle Grandi Navi provoca sul territorio. Un viaggio – spiegano – che passa attraverso le conosciutissime situazioni di Venezia e dell’isola del Giglio, fino ad arrivare a Savona, il cui piccolo porto è invaso dalle immense città galleggianti”.

Outofline photo collective ha lavorato a Pisa, Milano, Torino, Roma, Barcellona. Saranno al Cantiere da venerdì 14 (inaugurazione alle 18:30) a domenica 30 marzo.

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Pubblicato il: 4 marzo 2014

Argomenti: Cultura, Fotografia, Pisa, Sociale

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