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Pronto Soccorso. Dopo la rissa di sabato summit fra gli enti

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Dopo la rissa fra sabato e domenica al Pronto Soccorso di Cisanello gli enti hanno svolto un primo momento di confronto per capire come prevenire simili episodi in futuro.

Ieri si è tenuta infatti una riunione in Prefettura cui hanno partecipato rappresentanti del Comune di Pisa, della Società della Salute, dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, dell’Azienda Usl5 di Pisa, del Comando della Polizia Municipale di Pisa, della Questura, del Comando provinciale dei Carabinieri, del Comando provinciale della Guardia di Finanza e del Corpo dei Vigili giurati.

È stato deciso di esplorare varie soluzioni, che saranno presentate nel prossimo incontro, fissato in Prefettura per mercoledì 5. Già si parla di presidio delle forze dell’ordine 24 ore su 24, così come della possibilità di ridurre gli spazi della sala d’attesa; tutte ipotesi che verranno vagliate fra gli enti coinvolti.

Intanto l’episodio è saltato all’attenzione del consigliere regionale Ncd e membro della IV commissione Sanità, Gian Luca Lazzeri, che ieri ha scritto: «La rissa a colpi di coltello di sabato notte è solo l’ultimo di una lunga lista di soprusi patiti dai pazienti dell’ospedale di Cisanello, la cui sala d’attesa da questo inverno è ostaggio dei senzatetto: invito vivamente la direzione dell’azienda ospedaliera e l’assessorato regionale alla Salute a prendere il problema di petto e ricercare una soluzione rapida per risolvere l’emergenza».

«La situazione – ha aggiunto – è arrivata al limite: a rimetterci fisicamente nella rissa di sabato notte sono stati gli stessi pazienti e il personale medico infermieristico colpito dallo spray urticante che gli uomini delle forze dell’ordine hanno utilizzato per sedare la lite fra i quindici senzatetto che da mesi occupano la sala d’attesa di una delle eccellenze sanitarie toscane”.

“La situazione descritta dal personale – conclude – e dagli utenti del pronto soccorso rischia di rendere vano anche l’annunciata istituzione da parte della direzione generale di un assistente al triage, figura che dalle 8 alle 20 dovrà fare da anello di congiunzione fra la sala d’attesa e il lavoro dei medici in corsia, accogliendo e informando i familiari dei pazienti. Col risultato di ottenere una situazione totalmente squilibrata: di giorno i pazienti sono addirittura assistiti da una hostess, di notte abbandonati a sé stessi e circondati da senzatetto. Invito per questo l’assessore regionale Luigi Marroni a sollecitare la direzione dell’azienda ospedaliera a risolvere il problema il prima possibile in collaborazione con le politiche sociali del comune di Pisa”.

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Pubblicato il: 4 marzo 2014

Argomenti: Cronaca, Pisa

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