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SEL: “No alla privatizzazione dell’aeroporto. Subito un consiglio regionale”

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Mentre la battaglia contro la privatizzazione del Galilei si estende su più fronti, da quello politico ieri è intervenuta la posizione di SEL, che chiede di convocare subito il consiglio regionale. Di seguito il documento firmato da sei esponenti regionali e provinciali e cittadini.

Perché non si discute e si vota in consiglio regionale sulla vicenda aeroportuale? Può bastare una riunione di due commissioni consiliari per decidere la privatizzazione del sistema aeroportuale toscano? Il presidente Enrico Rossi è al corrente che in caso di vendita delle azioni si romperebbe il patto fra i soci pubblici e che la Regione rischierebbe una penale di 30 milioni di euro che pagherebbero i cittadini toscani? Perché la Giunta regionale ha fatto quattro delibere in quattro settimane?

L’ultima delibera della Giunta, infatti, è assai contraddittoria: nelle premesse richiama gli atti di indirizzo approvati o già adottati dagli enti locali, mentre nel dispositivo gli stessi vengono negati e si esprime la volontà di vendere le quote pubbliche, dunque di privatizzare il sistema aeroportuale toscano. La volontà della Regione di mantenere un minimo di quote di SAT e di ADF (pari al 5%) è un espediente adottato per evitare il confronto e il voto del consiglio regionale.

Ma le norme regionali in materia (Legge regionale 20/2008) stabiliscono che quando ci sono dismissioni di quote di partecipazione di società di cui la Regione detiene la maggioranza la decisione spetta al Consiglio Regionale. In questo caso la quota di proprietà regionale di SAT,pari al 16,9%, è legata da un patto di sindacato con gli altri soci pubblici per governare lo scalo pisano fino al 25 luglio 2016.

Sinistra Ecologia Libertà chiede con forza che la discussione sulla vicenda aeroportuale toscana sia pubblica e che il Consiglio regionale venga convocato a breve per decidere. Occorre trasparenza massima e, inoltre, consapevolezza circa le scelte strategiche che la Regione dovrà compiere per il prossimo futuro e che non riguardano solo il sistema aeroportuale, ma tutti gli atti di programmazione ad esso connessi. Quegli atti erano stati redatti tenendo conto delle differenti vocazioni per i due scali toscani: Pisa voli low cost e internazionali, Firenze city airport. Con la privatizzazione alle porte e il master plan aeroportuale di Peretola con la pista a 2400 metri si vuole creare due aeroporti uguali e concorrenti a soli 70 km di distanza. Sono in ballo centinaia di posti di lavoro e milioni di soldi pubblici.

Chiudiamo con due domande che sono anche al centro dell’interrogazione orale urgente depositata nei giorni scorsi, e doveva essere discussa nel Consiglio regionale annullato: Enrico Rossi è a conoscenza del parere legale in merito ai 120 milioni di euro pubblici per l’ampliamento dell’aeroporto di Firenze che potrebbero non essere erogabili in quanto aiuti di Stato in contrasto con le norme Ue? E ancora: perché non è stato ancoraconsegnato ai consiglieri regionali lo studio della società Kpmg, in modo che poteva essere oggetto di decisiva valutazione sulla scelta della vendita delle quote di SAT?

Beppe Brogi, Coordinatore regionale SEL
Carlo Scaramuzzino, Presidente regionale SEL
Mauro Romanelli, Consigliere regionale SEL
Francesco Cecchetti, Coordinatore provinciale SEL
Simonetta Ghezzani, Capogruppo SEL Comune di Pisa

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Pubblicato il: 29 maggio 2014

Argomenti: Pisa, Politica

Visto da: 658 persone

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