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L’Arsenale premiato come miglior cinema d’essai italiano

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Il riconoscimento arriva dalla Fice, la federazione che riunisce gli esercenti dei cinema d’autore, e sarà consegnato ufficialmente il 9 ottobre ai responsabili della storica sala pisana in occasione della XIV edizione degli Incontri del cinema d’essai a Mantova. L’Arsenale è stato scelto tra circa 4.500 cinema – tanti sono i luoghi che si dedicano alla programmazione di qualità in Italia – ed a battuto la concorrenza di strutture più grandi e importanti. “Siamo molto soddisfatti perché il premio arriva in un momento in cui assistiamo al dominio assoluto dei multiplex e mentre moltissime piccole sale stanno chiudendo” afferma Daniela Meucci, una delle fondatrici dell’Arsenale, “noi continuiamo a proporre il cinema al cinema, puntando sulla qualità e restando lontani dalle imposizioni del mercato”. 

La storia dell’Arsenale comincia nel 1979, quando un gruppo di cinefili pisani legati alla società di produzione cinematografica Alfea decide di fondare un cineclub, che apre ufficialmente le sue porte nel 1982 in vicolo Scaramucci. Prima del digitale e di internet non era semplice vedere i film estranei ai circuiti commerciali, per questo l’Arsenale diventa presto il punto di riferimento per un certo tipo di pubblico. Spazio al cinema d’autore e alle produzioni indipendenti, ma soprattutto un modo diverso di proporre i film. “Il cinema per noi è condivisione” spiega Daniela Meucci, “l’idea è che si possa uscire dalla sala in qualche modo arricchiti, che si sviluppi un dibattito, per questo sono fondamentali gli incontri e le collaborazioni con le realtà che svolgono attività culturali in città”.

In oltre 30 anni di attività dall’Arsenale sono passati molti grandi del cinema, da Wim Wenders a Pedro Almodovar fino a Margareth Von Trotta e Gabriele Salvatores. Oltre ad aver rappresentato per tanti anni l’unico luogo dove poter assistere ad un certo tipo di produzioni, il cinema del quartiere di San Martino è un punto di riferimento nella scena culturale pisana e collabora attivamente con le scuole, con l’Università e con il mondo dell’associazionismo. Quando nel 2011 la cineteca ha rischiato di chiudere sotto il peso dei debiti con le banche, una campagna di tesseramento straordinario ne ha permesso il salvataggio testimoniando il grande attaccamento dei pisani per l’Arsenale.

Nella piccola sala pisana si sono fatti le ossa alcuni di quelli che oggi sono i grandi nomi del cinema italiano, da Paolo Virzì a Roan Johnson. “Per me e per tutti i cinefili pisani l’Arsenale era l’isola che non c’è – racconta il regista de I primi della lista a paginaQ – adesso c’è internet, prima trovare i gioielli non era così semplice. Quando andai a vedere Trainspotting con la mia fidanzata dell’epoca fu uno shock assoluto, infatti poi feci la tesi di laurea su Danny Boyle. E poi mi ricordo le ore trascorse a leggere i programmi dell’Arsenale, dove si trovavano approfondimenti e interviste. Un vero arcipelago di cultura cinematografica”.

Oggi l’Arsenale va avanti con il lavoro volontario, con i finanziamenti di Alfea e con i contributi delle istituzioni. I fondi arrivano dal Comune di Pisa e dal Ministero per i beni culturali (circa 3.000 € all’anno), che aiuta le sale che si dedicano alle produzioni d’essai. In Italia i criteri con i quali una produzione viene classificata in questo modo sono piuttosto larghi, basti pensare che anche l’ultimo film di Checco Zalone, Sole a catinelle, è incluso ufficialmente tra i film d’essai. Per un cinema basta mettere in cartellone un film classificato d’essai dal Ministero per avere diritto ai contributi. Per questo negli ultimi anni assistiamo al proliferare di sale di questo tipo all’interno di classici multiplex.

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Pubblicato il: 7 ottobre 2014

Argomenti: Cinema, Cultura, Pisa

Visto da: 2101 persone

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Una risposta a: L’Arsenale premiato come miglior cinema d’essai italiano

  1. avatar GrammarNazi scrive:

    ci manca una h da qualche parte

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