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300 studenti in piazza contro la scuola di Renzi

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Circa 300 studenti sono scesi in strada questa mattina la “buona scuola”, il piano per l’istruzione proposto da Renzi. Alla mobilitazione hanno aderito anche i Cobas scuola, Rifondazione Comunista, SEL, Una città in Comune, il Municipio dei Beni Comuni.

Il corteo è partito alle 8:30 circa da Piazza Guerrazzi, per poi procedere in via Croce, piazza Vittorio Emanuele II, Corso Italia. Gli studenti e alcuni insegnanti aderenti ai Cobas e all’opposizione Cgil hanno poi proseguito sui Lungarni in direzione Prefettura.

Sul Ponte di Mezzo e di fronte al Comune i manifestanti hanno speso parole anche contro la militarizzazione della città e in particolare l’annuncio della costituzione a Pisa del Comando Unico delle Forze Speciali dell’Esercito alla Gamerra. Nel mirino della protesta anche l’Internet Festival, definito come “l’Expo di Pisa, un evento vetrina per il quale si trovano soldi che invece per la scuola pubblica non si trovano mai”.

Per capire le ragioni della protesta contro il piano scuola di Renzi leggi qui

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Pubblicato il: 10 ottobre 2014

Argomenti: Cronaca, Pisa, Politica, Scuola-Università

Visto da: 1182 persone

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2 risposte a: 300 studenti in piazza contro la scuola di Renzi

  1. avatar Beppe scrive:

    E ikkè c’entra l’IF 2014? Allora si potrebbe dire cke “Lucca comics” leva soldi alla scuola pubblica, oppure che Metarock ecc. ecc. e via delirando. Un po’ di onestà intellettuale per favore!!!! Il solito giochino: si mischiano i problemi così non se ne risolve nemmeno uno. E poi chi sarebbe “l’opposizione CGIL”? Forse quella che ha perso il Congresso con voti da sudoku? Con affetto verso gli studenti, Beppe

  2. avatar Beppe scrive:

    Resta il fatto che Internet Festival è un contenitore abbastanza vuoto, che reclamizza molto più di quanto faccia per la cultura. Concordo con il mio omonimo che l’associazione è forzata sul piano strettamente tecnico, ma esprime il disagio crescente di una generazione fin troppo quieta, silenziosa e rassegnata a un futuro che ad oggi, almeno in Italia, si preannuncia piuttosto buio. A questi segnali bisognerebbe prestare ascolto, invece di far scattare il solito riflesso automatico della sinistra maggioritaria, disposta anche a governare con la destra, ma comunque sempre pronta a mazzulare alla sua sinistra.
    Beppe

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