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Ultimo Cactus di gennaio, ultimo appuntamento con il cinema a tema invernale.  Il film di oggi  è il primo lungometraggio di  una giovane regista bosniaca, Aida Begić


Il film che consiglio per questo ultimo Cactus di gennaio è un film che non credo sia uscito in Italia; quindi non esiste in dvd né in italiano né con i sottotitoli, ma esiste con i sottotitoli in inglese. In Snijeg comunque si parla poco.

Uno dei motivi per cui mi piace scrivere questa rubrica è che mi impone di combattere la pigrizia e vedere almeno un film a settimana, e mi impone anche di variare e proporre film che per vari motivi vale la pena vedere. E nella mia ricerca di film per l’argomento del mese scelto, mi capita, ogni tanto, di imbattermi in belle sorprese: Snijeg lo è sicuramente.

Snijeg in bosniaco significa neve: più in tema di così non si può anche se di neve in questo film ce n’è pochissima, ma è aspettata. È un film del 2008 di una giovane regista bosniaca di nome Aida Begić ed è il suo primo lungometraggio. Il film racconta le vicende di un piccolissimo villaggio distrutto dalla guerra iugoslava. I sopravissuti sono in maggioranza donne e tutte hanno perso figli, mariti e fratelli. Gli uomini sono solo due: un anziano religioso e un bambino fortemente segnato dal terribile conflitto. Il villaggio è isolato nelle montagne bosniache, i contatti col mondo esterno sono quasi inesistenti ma le donne guidate da Alma, una giovane vedova, cercano di sopravvivere vendendo conserve di vario genere. La produzione di marmellate, sottaceti, salse e altro scandisce le giornate delle donne e il film è suddiviso in piccoli capitoli col nome del giorno della settimana. Non tutte sono d’accordo con questo stile di vita, qualcuna se ne vorrebbe andare per ricominciare lontano dai luoghi della guerra; altre preferiscono restare nella speranza che il marito o il figlio ritorni.

La trama è poca e la bellezza del film sta anche in tutto il resto. Gli attori e le attrici, quest’ultime in particolare perché sono loro le protagoniste del film. Una regia molto attenta e curata – Aida Begić ha studiato alla Sarajevo Academy of Performing Arts dove ora insegna. Una bella fotografia: colpisce l’attenzione sui colori dei vestiti delle donne e dei foulard di Alma – l’unica a portare il velo musulmano – che contrasta con le rovine e la povertà del luogo. Un’altra donna, più anziana, non perde occasione di raccattare le stoffe che altre sembrano buttare via, per infilarle nel suo telaio. Anche la natura che circonda e quasi ingloba il villaggio sembra ricordare a queste persone ferme nel tempo che nonostante tutto la vita va avanti. Non manca neanche un po’ di sovrannaturale con i capelli del bambino che crescono velocissimi tutte le volte che si inquieta.

Snijeg ha partecipato in vari festival tra cui quello di Cannes, dove ha vinto il Gran Prix sezione La Settimana della Critica. Per i misteriosi motivi della distribuzione in Italia non è arrivato. Peccato, secondo me è un piccolo gioiellino.

Per invogliarvi a fare uno sforzo e cercare questo film ecco il trailer:

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Pubblicato il: 25 gennaio 2015

Argomenti: Cinema, Quaderni, Videoteque

Visto da: 791 persone

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