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Ancor più delle costanti le variabili. Umane

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Un evento speciale in esclusiva per la Toscana, quello che presenta La città del Teatro, domani venerdì 28 marzo.
La Compagnia Atopos presenta infatti “Scene di ironico strazio, d’’odio e d’’amore, di… Variabili Umane – Progetto per l’’educazione alla relazione, la parità di genere, la lotta contro l’’omo-transfobia”.

Scrive la regista e drammaturga Marcela Serli, autrice dello spettacolo: “Uomini che non sono (sempre) uomini. Donne che non sono (sempre) donne. Un insieme di variabili umane che vagano in una terra di confine senza riconoscibilità. Sono gli esclusi”.

“In scena, quindici persone con diverse identità di genere. Donne, uomini e persone transgender che hanno affrontato o stanno affrontando una
transizione verso il maschile, il femminile o un genere non definito parlano, danzano, cantano la propria diversità, il proprio sguardo sulla società, sugli altri, su di sé. Molti di loro non sono attori né danzatori professionisti, ma sono professionisti nel loro lavoro, consulenti aziendali, medici, ispettori di polizia, una ex prostituta oggi consulente per una onlus, e gli altri, artisti diversi, questi sì professionisti (attori, danzatori, videomaker…), tutti insieme lavorano sulle paure e sui desideri, sulle possibilità date e mancate. In una scena spoglia, solo uno schermo, una ricerca in diretta su internet, a proposito delle definizioni che ci danno, che ci diamo. Solo storie vere”.

“Uno spazio vuoto nel quale muoversi con l’’instabilità che dà un non luogo. Un non luogo dove le variabili si muovono, si trovano, si perdono. Una struttura che segnala una esposizione diretta senza orpelli, un lavoro su di sé e su un altro da sé. Perché non si può definire qualcosa se non si definisce anche il suo “contrario”. Alla ricerca dei mostri, degli zombies, indagando la deformazione per approdare a una messa in scena deforme. Deformando la realtà. O forse è la realtà ad essere deformata?”

““Variabili Umane” dunque è la storia di un’’identità mancata. Un desiderio di trovare “casa”. Le “Variabili Umane” sono comiche, grottesche, surreali. Un canto d’amore e d’’odio per “essere” umani. Un urlo di vita. Un urlo parossistico, fottutamente indigesto. Una danza di corpi buffi e belli che
desiderano essere amati. Una tragicommedia sull’’ignoranza e una ricerca continua, in continua transizione”.

Variabili Umane della compagnia Atopos di Marcela Serli, è il progetto vincitore della 7^ edizione premio Tuttoteatro.com alle Arti Sceniche “Dante Cappelletti” 2010, con la decisione, né facile né superficiale, di affidare una dimensione di spettacolo un laboratorio nel quale si è toccato alla radice il problema dell’’identità biologica, civile ed emotiva della persona, la compagnia Atopos fa sì che il teatro diventi luogo di visibilità per una biopolitica, e ancora più in profondità, per una condizione umana che non avrebbe altrimenti luoghi in cui manifestarsi. Una prova di coraggio, determinata e sincera. Una partitura scenica in cui il tema dell’’ambiguità si declina in linguaggio che richiama le forme epiche dello spettacolo di varietà, nelle sua dimensione aperta, grottesca, anti-naturalistica, plurale.”

Progetto e regia di Marcela Serli, donna biologicamente femmina
drammaturgia di Marcela Serli e Davide Tolu, uomo transessuale (FtoM)
da un’’idea di Irene Serini, donna biologicamente femmina
immagini di Maddalena Fragnito, donna biologicamente femmina, artista visiva
con Cesare Benedetti uomo biologicamente maschio, danzatore;
Noemi Bresciani donna biologicamente femmina, danzatrice;
Alessio Calciolari uomo biologicamente maschio, dragqueen, danzatore;
Laura Caruso transgender, formatrice aziendale;
Marco Dardano uomo transessuale (FtoM), barman;
Nicole de Leo, donna transessuale, attrice;
Gianluca Di Lauro uomo biologicamente maschio, dragqueen, attore;
Mattia Fiori uomo transessuale (FtoM), impiegato;
Giulia Lunaspina donna transessuale (MtoF) consulente tecnico;
Antonia Monopoli donna transessuale (MtoF) referente sportello trans Ala Milano Onlus;
Stefania Pecchini donna, ufficiale delle forze dell’’ordine;
Marta Pizzigallo donna, attrice;
Gaia Saitta donna biologicamente femmina, attrice;
Irene Serini donna biologicamente femmina, attrice
ricerca musicale di Francesca Dal Cero donna biologicamente femmina, regista radiofonica;
consulenza ai costumi di Giada Masi donna biologicamente femmina, costumista;
progetto grafico di Christian Tubito uomo biologicamente maschio, designer

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Pubblicato il: 27 marzo 2014

Argomenti: Cultura, Pisa, Teatro

Visto da: 1346 persone

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