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Una commissione parlamentare per il caso Scieri, lo chiede una mozione

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Martedì 8 Aprile il gruppo consiliare Una Città in Comune-Prc ha depositato in consiglio comunale una mozione a sostegno dell’iniziativa intrapresa negli scorsi giorni dal consiglio comunale di Siracusa con cui si chiede l’istituzione di una Commissione Parlamentare con pieni poteri
d’indagine sul caso di Emanuele Scieri.

Per oltre dieci anni i genitori e gli amici di Emanuele hanno chiesto Verità e Giustizia, ottenendo solo un’archiviazione dell’accaduto come “omicidio commesso da ignoti”. Nessuno, fra le reclute della Gamerra e i vertici della Folgore, ha infranto il muro di omertà che proteggeva gli assassini.

Scieri, giovane avvocato di Siracusa, prestava servizio militare nel battaglione Folgore ed è stato ucciso il 13 agosto 1999 presso la caserma Gamerra di Pisa. “Il terribile fatto di cronaca – ricorda la lista civica – per cui si cerca ancora giustizia, è iscritto tra i misteri d’Italia. Visto che il corpo dell’allievo paracadutista venne scoperto seminascosto ai piedi della scala di asciugatura dei paracaduti, sul retro della caserma pisana”.

“Emanuele – ricordano ancora – era morto dopo essere caduto dalla cima della scala sulla quale era stato costretto ad arrampicarsi da alcuni allievi anziani, con la sola forza delle braccia e con le scarpe allacciate tra loro perché non si potesse aiutare con i piedi. Come hanno appurato le perizie, Emanuele è stato colpito violentemente alle mani nel corso dell’arrampicata, perdendo così la presa e precipitando in basso. Emanuele, con la schiena spezzata e varie ferite sanguinanti, non è stato soccorso, bensì occultato, ed è morto dopo un’agonia di diverse ore. Per tre giorni è risultato assente all’appello ma nessuno, all’interno della caserma, ha mostrato di preoccuparsi per la sua scomparsa ed il suo cadavere è stato rinvenuto solo quando ha cominciato a emanare cattivo odore”.

Nella mozione presentata si afferma la necessità di riaprire il caso, “considerato che tre inchieste ufficiali (una della Procura di Pisa, una della Procura Militare, e una amministrativa interna alla Gamerra), non sono state in grado di risalire ai nomi dei responsabili del delitto. Nessuno, fra le reclute della Gamerra e i vertici della Folgore, ha infranto il muro di omertà che proteggeva gli assassini. Visto che per oltre dieci anni i genitori di Emanuele hanno chiesto solo Verità e Giustizia, insieme con il gruppo di amici di Lele, non riuscendo ad avere un riscontro su quello che è risultato chiaro è stato il fatto giudiziario archiviato con “omicidio commesso da ignoti.””

Solo una Commissione Parlamentare “con pieni poteri d’indagine potrebbe riaprire il caso”, si legge ancora nel testo, dove si ricorda che nell’ottobre del 2002 una tale proposta fu affossata dalla Commissione Difesa della Camera. Negli scorsi giorni però il consiglio comunale di Siracusa si è espresso a tal proposito chiedendo l’istituzione di tale commissione. “Il consiglio Comunale di Pisa, seguendo l’esempio siracusano, ritiene necessario tornare a richiedere l’istituzione di tale commissione; e impegna pertanto il Sindaco a farsi portavoce della richiesta del Consiglio Comunale e ad inviare il presente ordine del giorno ai Presidenti di Camera e Senato, ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari e ai Parlamentari Toscani”.

 

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Pubblicato il: 9 aprile 2014

Argomenti: Pisa, Politica

Visto da: 711 persone

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