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Route Agesci. Ecco il progetto fra divieti e prescrizioni

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Settantaquattro gli ettari fra Cascine Nuove e Cascine Vecchie nel Parco di San Rossore destinati al campo che accoglierà la Route Agesci dal 7 al 10 agosto. Ad essere allestite saranno tende, bagni chimici posti a bordo del viale asfaltato (che verranno svuotati con autobotti), nessuno scarico nel bosco, divieto di accendere fuoco o lavare stoviglie, saponi totalmente biodegradabili, acque delle docce convogliate nelle fognature di Cascine Vecchie e Cascine Nuove, e pasti portati da fuori i confini del Parco.

Questi gli elementi della Route Agesci presentata ieri a Firenze, che vedrà arrivare nel Parco di San Rossore più di 30 mila ragazzi dai 16 ai 21 anni. “Sarà un momento straordinario di partecipazione e di aggregazione – ha detto l’assessore regionale Vittorio Bugli – ‘un’invasione pacifica’, con grande rispetto per il luogo e con tutti gli accorgimenti presi al riguardo. Come era ovvio”. Inoltre, sottolineano le istituzioni, i 74 ettari rappresentano una piccola porzione rispetto ai 5 mila ettari dell’intera tenuta e i 24 mila di tutto il parco.

Ad essere ridotti al minimo saranno anche luci e impianti di amplificazione, così come deciso dalla conferenza di servizi. Sul raduno scout insiste la contrarietà di accademici e ambientalisti e oggi pomeriggio, alle 18,  si terrà la “sfida” pubblica alle Cascine Vecchie del Parco, tra il direttore Andrea Gennai e il prof. Franco Pedrotti.

Quella che sorgerà ad agosto sarà, raccontano Marilina Laforgia e Matteo Spanò, presidenti del comitato nazionale Route Agesci “una città di tende, popolata da 30 mila ragazzi: piazze, strade e quartieri. Il tutto poi scomparirà a termine dei quattro giorni”.

Annunciato durante la presentazione d’evento la manutenzione delle Lame di Fuori, area destinata alle specie a rischio. Grazie all’aiuto di Agesci e alla Route nazionale, spiegano, saranno avviati una serie di interventi di ripristino ambientale “che altrimenti non sarebbe stato possibile fare”. L’associazione si farà carico, tramite una ditta specializzata, di effettuare un lavoro di ‘manutenzione’ delle “Lame di Fuori”, una zona di allagamento che costituisce rifugio per uccelli migratori, ma che periodicamente ha bisogno di sfalci e che venga rimosso il terreno che assieme all’acqua si accumula perché lo stesso ambiente possa mantenersi nel tempo.

Gli scout, affermano ancora gli enti, non utilizzeranno gli spazi inviolabili del parco regionale e  un attento monitoraggio sarà comunque portato avanti durante tutta la durata dell’evento. La manifestazione si svolgerà nei campi tra Cascine Vecchie e Cascine Nuove, “area da decenni aperta, soprattutto a primavera, a turisti e picnic del fine settimana e già frequentata da migliaia di visitatori”. Un 1° maggio di qualche decennio fa, raccontano, le guardie del Parco hanno contato le auto che da mattina a sera sono entrate e alla fine sono state oltre novemila, probabilmente con più di ventimila gitanti al seguito a passeggiare per quegli stessi prati.

“Sin dall’annuncio dato dal presidente Rossi esattamente un anno fa, l’Ente Parco, in virtù del suo ruolo di garante della conservazione dell’area protetta, si è impegnato con estremo scrupolo per far sì che l’evento fosse pienamente sostenibile dal punto di vista ambientale – spiega Fabrizio Manfredi, presidente del Parco di San Rossore – Si è trattato di una sfida che abbiamo raccolto volentieri, riuscendo a farne un’occasione di crescita per il Parco stesso e riuscendo soprattutto a trasformare la Route nazionale in un’occasione per i giovani scout di fruire della Tenuta di San Rossore e, allo stesso tempo, di sensibilizzare da parte dell’ente i partecipanti sui temi dell’ambiente e dei parchi”. “I vertici tecnici del Ministero dell’Ambiente e del Corpo Forestale dello Stato hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa e parteciperanno alle attività di educazione ambientale che sono state inserite nel programma della manifestazione” racconta Andrea Gennai, direttore del Parco di San Rossore.

I partecipanti alla Route Agesci, prima di arrivare a San Rossore percorreranno 550 itinerari diversi, chiamate le “Strade del Coraggio” perché attraversano luoghi di coraggio, come le terre confiscate alla mafia e alla criminalità organizzata o paesi, ad esempio, dove si sono svolti momenti importanti della Resistenza e del vivere civile.

A San Rossore sarà creata la Piazza del Coraggio, che ospiterà un Parlamento di cinquecento giovani che scriveranno la Carta del Coraggio da consegnare alle istituzioni, con le loro proposte per “un futuro migliore costruito sulla responsabilità”. Si alterneranno in quattro giorni 600 laboratori e 30 tavole rotonde con ospiti che staranno da mattina a sera con i ragazzi. Ad essere allestita sarà anche un’arena per momenti plenari.

La Route dell’Agesci, associazione delle guide e scout cattolici che conta 177 mila associati in tutta Italia, torna a riunirsi in Italia dopo anni. L’ultimo raduno nazionale organizzato nel nostro paese risale infatti al 1986 quando si tenne in Abruzzo, prima ancora ci fu quello in Piemonte nel 1975.

 

 

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Pubblicato il: 18 giugno 2014

Argomenti: A Nord, Ambiente

Visto da: 1119 persone

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