MENU

VideogioQ La classe operaia va in sala giochi (2)

retrogamereview

Ah, il ritorno all’infanzia! Inconfessabile, riposto desiderio di una generazione di sbriciolati e sbriciolate, nata un po’ sopra e un po’ sotto al muro di Berlino, e cresciuta naturalmente a pane e videogiochi. Questi, che la nebbia dei ricordi spesso migliora, sono invece la dannazione di Shinya Arino, il quale, se ben ricordate, è proprio una pippa quando si tratta di prendere un pad in mano. Il suo sconforto diventa presto il vostro, perché il presentatore trasfigura in un malvagio testone poligonale e vi condanna a rivivere con lui gli anni più teneri, incollati davanti a un televisore nel suo soggiorno di pochi metri quadri.

Ecco la premessa di Retro Game Challenge, titolo che, pur derivando dalla serie televisiva di cui abbiamo parlato in precedenza, è tutt’altro che una vile, sbrigativa operazione di marketing. L’Arino demoniaco in sostanza costringerà il vostro piccolo alter ego a ripercorrerne le orme, affrontando quattro sfide per ognuno degli otto retrogiochi fittizi, pena l’impossibilità di tornare nel mondo reale. L’Arino minorenne che vi affianca, invece, è un po’ l’anima del gioco stesso: vi fa maneggiare le sue console, compulsare le sue riviste, fornisce chiacchericcio in quantità e commenta querulo le vostre performance ludiche.

Eh sì, riviste, perché qui si va dal 1984 al 1989 per ripercorrere il periodo d’oro del Nintendo Entertainment System (qui soprannominato Game Computer), e se v’impuntate su un titolo in particolare o ce ne uno che proprio non vi piace, i trucchi seminati in riviste e manuali sono l’unico modo per cavarsela in fretta. Va anche detto che questi otto giochini sono abbastanza brevi (beh, tutti tranne uno), e che molta cura è stata riposta nel renderli sì nostalgici, ma anche digeribili e divertenti per il pubblico del dopo Millennium Bug. Per ognuno di essi, le sfide si limitano ad evidenziare le meccaniche di base, senza costringervi a fare niente di straordinario, cosi da permettervi di concentrarvi su quelli che preferite.

Si parte da Cosmic Gate, sparatutto che cita i capostipiti del genere, da Space Invaders in poi, mandandovi contro decine di ondate aliene da sforacchiare. Nonostante la sua semplicità, si lascia ben giocare grazie ad alcuni accorgimenti come i portali per saltare livello o la possibilità di avere uno sparo potenziato. Robot Ninja Haggleman arriva poi, in quanto non si può far senza un gioco di piattaforme. Il robottino protagonista lancia stelle rotanti e salta in testa ai suoi inseguitori, e può anche sbattere in faccia al prossimo le porte che trova in giro per i livelli. Questo gioco ha due seguiti: il primo gli fa da fratello maggiore (un po’ come è successo per Mega Man), mentre il secondo introduce armi da acquistare, livelli sin troppo labirintici e spalma una buffa mano di dark su tutta l’ambientazione.

Ci sono poi Rally King e la sua espansione Rally King SP, che sono rimasti sulle palle quasi a tutti al momento dell’uscita, ma in realtà sono brevi e simpatici giochi corsistici inquadrati dall’alto. Un po’ come quelli della Gaelco che furoreggiavano da noi, ma con in più il drifting. Invece Star Prince è un altro sparatutto verticale, più raffinato e ispirato sin dal nome ai classici della Hudson. A chiudere la carrellata c’è Guadia Quest, un gioco di ruolo neanche troppo in miniatura, che fa il suo sporco lavoro e lo fa davvero bene, e che per questo richiede una maggiore conoscenza della lingua inglese.

Non resta molto da dire su Retro Game Challenge, se non che nell’ultimo decennio pochissimi altri giochi “nostalgici” per console sono venuti su così freschi. Portarlo in America è stato un coraggioso esperimento di XSEED che infatti, per scarsità di venduto, non si è ripetuto col suo seguito… ma di questo parleremo prossimamente.

Tommaso Mongelli
www.fandonia.net

Download PDF

Scritto da:

Pubblicato il: 2 novembre 2014

Argomenti: Quaderni, VideogioQ

Visto da: 705 persone

, ,

Post relativi

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ricevi paginaQ per email

Ciao!
Iscriviti alla newsletter di Pagina Q
Se lo farai ci aiuterai a far vivere l’informazione nella nostra città e riceverai la versione mail del quotidiano.
Naturalmente non cederemo a nessuno il tuo indirizzo e potrai sempre annullare la tua iscrizione con un semplice click sul link che troverai in ogni nostra mail.