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Verso le regionali. I civatiani schierano Luciano Modica

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Scende in campo Luciano Modica, ex rettore dell’Università di Pisa, nella corsa alle regionali che potrebbe vederlo, superati numerosi ostacoli, sfidare il governatore uscente Enrico Rossi, la cui riconferma è fortemente voluta dalla direzione regionale del PD.

La candidatura di Modica è uscita dalle pagine di Repubblica lo scorso sabato, a cui ha dichiarato di essere disponibile ad affrontare questa sfida, che parte dall’area civatiana, ma a patto che non rimanga la candidatura di una corrente “o di un gruppetto dentro il partito regionale”, e solo “se c’è una parte più larga del partito interessata ad aprire la partita delle primarie”.

Primarie alle quali Rossi si è detto aperto, e sulle quali lo stesso Modica ha già tastato il terreno promuovendo la raccolta firme avviata dai civatiani. Per formalizzare la sua candidatura serviranno almeno 150 firme raccolte tra i circa 500 componenti dell’assemblea regionale, o in alternativa la firma del 15% degli iscritti a livello regionale, cioè 9mila firme. Numeri non da poco ma che potrebbero raccogliere altre richieste di alternativa alla riconferma di Rossi.

Il deputato Paolo Fontanelli, ora in area SinistraDem, ha già posto uno stop al nome di Modica dalle pagine de Il Tirreno di ieri, sostenendo che sia meglio “evitare guerre fratricide”, perché quella tra Modica e Rossi diventerebbe una sfida tutta locale, incapace di parlare a tutta la regione. Fontanelli sembra poi appoggiare il nome di Rossi, “le primarie gli daranno una legittimazione più ampia”, ha detto.

E storce il naso anche il segretario provinciale del PD Francesco Nocchi, a cui non convince “la motivazione della candidatura”, se, come dice il civatiano Filippo Gallo: “serve per aprire un dibattito intorno alla Toscana”. “Beh le primarie non dovrebbero servire a questo”, replica Nocchi dal suo blog, “per questo servirebbe invece una discussione approfondita nel partito che esprima un giudizio sull’esperienza di governo di Enrico Rossi e sulla base di questo giudizio ne decida la ricandidatura. All’assemblea di dicembre ne discuteremo”.

Nocchi non ha dubbi sul nome di Rossi: “Penso che il saldo di questi 5 anni di governo sia positivo e che si debba continuare con questa esperienza. Lo dico, l’ho già scritto nonostante non abbia lesinato critiche su determinate questioni e su queste abbia avanzato proposte alternative; che su alcune questioni continui a ritenere che non siano state fatte le scelte giuste e che ci siano fratture con il nostro territorio che vadano ricomposte. Per farlo – dice – occorrerà magari mettere in campo scelte nuove anche nella rappresentanza del nostro territorio”.

A sostenere il nome di Modica e la necessità delle primarie i civatiani Filippo Gallo e Stefano Fabbri, rispettivamente nella segreteria regionale e provinciale del PD, che scrivono: “Il giudizio fatto di luci ed ombre sul governo regionale di questi cinque anni, ci ha portato ad una trasparente richiesta di primarie, che abbiamo espresso nelle sedi del partito e a mezzo stampa”.

“Qualcuno ci ha accusato di ricercare facile visibilità e di volere conte interne al PD. Niente di più sbagliato; ci preme, innanzitutto offrire una scintilla di vita al dibattito quasi inesistente nel centrosinistra regionale. Per questo abbiamo cercato di andare oltre noi stessi, rendendoci disponibili a una candidatura autorevole e indipendente”.

Un nome, aggiungono, “in grado di riaprire il dibattito su temi a noi cari: la sanità, dove vorremmo capire dove si abbatteranno i tagli; le infrastrutture quali quelle aeroportuali, i servizi come acqua e rifiuti, in cui il modelli di governance pubblica vanno ridiscussi in un’ottica di efficienza, con obiettivi sostenibili ambientalmente e senza rincari di tariffe”.

“Ma soprattutto, riteniamo che un nuovo federalismo toscano, la possibilità di riportare il potere di scelta alle periferie, sia anche il modo di combattere il clima di disaffezione alla politica che sentiamo forte in questi tempi. Per questo il prof. Luciano Modica ci è parsa una candidatura che potesse rappresentare tutto questo e ancora di più: ulivista convinto, già Sottosegretario nel Governo Prodi, uomo oltre le correnti, proiettato verso un nuovo progetto Toscana. E – concludono – lo ringraziamo dell’interesse manifestato, convinti che altri – nel centrosinistra toscano – aderiranno e capiranno tale scelta”.

 

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Pubblicato il: 1 dicembre 2014

Argomenti: Pisa, Politica

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