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Cresce l’imprenditoria femminile a Pisa

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Sono 9.544 le imprese femminili della provincia di Pisa. Una su tre ha meno di tre anni di vita e molte operano nei piccoli centri. Fra i settori in cui sono più attive commercio e agricoltura


Sono oltre 9 mila le imprese femminili in provincia di Pisa e rappresentano il 21,% del tessuto imprenditoriale del territorio: un dato superiore alla media nazionale (21,6%), ma inferiore alla Toscana (22,7%) e a tutte le sue province eccettuata Firenze (20,8%).  Questi i dati che fotografano il quadro alla fine del 2014 e resi noti dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Pisa sui dati Infocamere-Stockvie.

L’imprenditoria femminile, che conta 9.544 realtà, rappresenta una realtà giovane e che sta mostrando di sapersi fare strada rapidamente. Ben 1.279 sono infatti le aziende femminili gestite da under 35 con un’incidenza (il 13,4%) decisamente più elevata rispetto al sistema imprenditoriale pisano nel suo complesso (10,6%).  Con il passare degli anni cresce anche la loro incidenza. Le imprese nate negli ultimi cinque anni, infatti, rappresentano oltre il 26% delle imprese registrate nello stesso periodo: oltre 5 punti percentuali in più rispetto ai dieci anni precedenti. Un esercito molto dinamico che lo scorso anno ha visto ben 846 iscrizioni cui si sono contrapposte 707 cancellazioni non d’ufficio per un saldo che, a fine anno, è stato positivo per 139 unità.

Le donne preferiscono l’impresa individuale
Considerando le diverse forme giuridiche, le imprese individuali rappresentano una componente molto rilevante del sistema imprenditoriale femminile. A fine 2014, il 64,2% delle aziende femminili pisane (6.158) è costituito da imprese individuali. Ad una certa distanza seguono le forme giuridiche meglio strutturate quali le società di capitale (18,3%, 1.751) e quelle di persone (1.496, 15,7%).

Commercio, agricoltura ma anche cura della persona e turismo i settori privilegiati
Dal punto di vista della consistenza numerica il settore di gran lunga più rappresentativo (con 2.237 aziende femminili registrate) è quello del commercio al dettaglio, seguito a distanza dall’agricoltura (1.152 imprese) e dalla cura della persona (centri estetici, parrucchieri, centri benessere, centri per tatuaggi) e delle famiglie (agenzie matrimoniali, servizi di sgombero, centri per la cura di animali da compagnia, organizzazione di feste e cerimonie, lavanderie) per un  totale di 974 aziende registrate.
Proseguendo la graduatoria, si trovano i settori afferenti al turismo come la ristorazione ed i pubblici esercizi (792 imprese) seguiti dai servizi di alloggio (150 imprese). Buona anche la presenza femminile nel commercio all’ingrosso (537) ed nell’immobiliare (505).
La presenza femminile è invece più rarefatta nell’industria. Per trovare il primo settore manifatturiero al femminile è necessario scendere al settimo posto con il pelli-cuoio (279 aziende) e, più oltre, all’undicesimo, con le confezioni (158).

Piccoli centri, maggiore presenza di imprenditrici
L’impresa parla spesso donna nelle piccole realtà della Val di Cecina e della Val d’Era. Aree dove è forte il peso del terziario e dell’agricoltura: settori dove le donne occupano una posizione di rilievo. I più elevati livelli sono i raggiunti a Castelnuovo di Val di Cecina, Chianni e Pomarance, Riparbella e Monteverdi Marittimo: comuni dove circa un impresa su tre è guidata da una donna.

“Questi dati  – commenta il presidente della Camera di Commercio di Pisa, Pierfrancesco Pacini – mostrano una presenza femminile dinamica ed attenta alle evoluzioni del mercato. Le imprenditrici hanno infatti capito che il turismo ed i servizi alla persona, rappresentano giacimenti ancora da esplorare e da mettere a frutto soprattutto in una realtà come quella della provincia di Pisa che fa del sistema dell’accoglienza e dei servizi uno dei sui punti di forza”.

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Pubblicato il: 6 marzo 2015

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