Verso fine gennaio la sera fa freddo. Grandi sciarpe e cappelli di lana sabato sera al circolo Ortaccio di Vicopisano che ha riaperto i battenti in un vestito e una gestione tutti nuovi.
C’è il pienone, la gente è venuta da un po’ tutto il lungomonte, da Pontedera, da Pisa. C’è l’ottima cena biologica e c’è il bar in affanno. C’è tanta gente perché la provincia, che sembra sempre un poco addormentata in realtà è un luogo pulsante di vita, di persone e di idee.
C’è gente perché c’è domanda, perché c’è voglia di stare insieme e di vedersi “di ciccia” come si dice da queste parti, voglia di fuggire per una sera dalle condivisioni su facebook e dalla settimana di lavoro alle spalle. Voglia di vedersi con amici e conoscenti fuori dal contesto privato delle case e fuori dai localoni cittadini dove per bere tre birre è capace di lasciare al bancone una ventina d’euro. E magari trovare anche la multa sulla macchina al ritorno.
E poi c’è gente perché rianimare un vecchio (e storico) Circolo, di quei Circoli che fino ad una ventina d’anni fa erano sparsi e attivi a macchia d’olio su tutto il territorio e che ora chiudono piano piano quasi a mettere il sigillo sulla fine inesorabile di un’epoca storica, rappresenta una dichiarazione di appartenza e di non rassegnazione.
Appartenenza verso il posto dove si vive, poca è la differenza se ci siamo nati oppure arrivati; che le cose siamo sempre obbligati per qualche motivo a cercarle altrove, ad andare lontano e casa solo per dormire. Non rassegnazione perchè nei fatti, come s’è visto ieri sera, si può fare e si può fare bene.
E infatti la risposta c’è. Donne e uomini, bambini, vecchi e giovani senza troppo curarsi delle differenze, la musica e i Djs che ballano e ridono quasi più della sala, le facce stanche e contente di chi questa serata l’ha pensata, programmata e portata avanti senza guardare l’orologio.
E sentirsi in qualche modo parte di una micro/macro comunità.
mp
grazie. Oltre ogni apettativa questo emozionante articolo e la due giorni!
Perché si scrive con l’accento acuto…