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A Miranda. Prima di lasciare la Nuova Zelanda

foto s.burchiell e g.mori

Questa domenica siamo a Miranda. Sempre in Nuova Zelanda, sempre in comapagnia di Sara Burchielli. Per la terza corrispondenza dall’Oceania

A Miranda ci andiamo perché è lungo la strada per Auckland e il suo aeroporto e l’aereo che ci porterà via dalla Nuova Zelanda. Ci andiamo perché anche lì ci sono delle sorgenti di acqua calda in riva al mare come quelle sulla Penisola Coromandel dove eravamo il giorno prima ma che però erano affollatissime. A Miranda ci andiamo perché ci piace il nome, anche se, riallacciandomi alla puntata precedente, il nome deriva dalle nave da guerra HMS Miranda che sbarcò in Nuova Zelanda nel 1863 portando 300 soldati in aiuto all’esercito brittanico nelle cosidette Guerre Neozelandesi tra Pakeha e Maori per il controllo della terra.

A Miranda però le sorgenti d’acqua calda non le troviamo. Ma non importa, perché c’è una spiaggia enorme e lunghissima fatta solo di conchiglie e un mare verde smeraldo. E c’è il sole caldo e le nuvolette bianche basse. Ci fermiamo tra la fila di camper e autobus trasformati in camper (se ne vedono molti in Nuova Zelanda di vecchi autobus trasformati in camper) proprio in riva al mare e la riserva di birdwatching.

John (nome di finzione perché non ci siamo presentati) lo incontriamo lì insieme alla nipotina dai capelli rosso rame e piena di lentiggini che non dice una parola. Lui l’avevamo visto passare in lontananza a passo spedito con qualcosa di ingombrante tra le braccia, e la nipote dietro a una decina di metri. Avevano attraversato tutta la spiaggia fino ad arrivare al mare e lì la cosa ingombrante era diventata una rete, ma eravamo troppo lontani per capire cosa stessero facendo esattamente. L. però è curioso e quando nonno e nipotina gli passano accanto chiede. John pesca, in questo caso sogliole. Pesca spesso anche dalla barca sempre con qualche nipote. E’ venuto per qualche giorno lì col camper. Abita lontano, gli chiediamo. A una mezzoretta da macchina da qui, ci risponde e ci spiega dov’è la sua casa in una cittadina minuscola come Miranda, e come Miranda sul mare. Ma il neozelandese, ho capito, è fatto così: più può stare all’aria aperta più è felice; quindi camper in riva al mare, pesca e grigliata; anche se solo a pochi chilometri da una casa immersa nel bush e in riva al mare. Chiacchieriamo un po’ e ci racconta tutti i tipi di pesce che pesca e come li pesca; e come li cucina. Noi gli diciamo che veniamo dall’Italia e che la sogliola la facciamo alla mignaia, ma la cosa non lo impressiona per niente. Ci dice che lui al massimo è stato in Australia e che una volta sarebbe dovuto andare in Canada per motivi di lavoro: per vedere come fanno la carta laggiù; ma che poi non è andato. John è neozelandese da cinque generazioni e ne è molto fiero; adora la Nuova Zelanda e non trova alcun motivo per andare a visitare altri paesi. Insiste che ci dobbiamo tornare in Nuova Zelanda, perché quando gli raccontiamo il giro che abbiamo fatto, ci dice che ci siamo persi il più e il meglio e che comunque per vederla bene bisogna visitarla in tutt’e quattro le stagioni perché in ogni stagione è diversa.

John forse è un esempio estremo dell’attaccamento del neozelandese alla Nuova Zelanda; ma è una caratteristica che in questo viaggio ho notato spesso. Per dirla in modo semplicistico, al neozelandese la Nuova Zelanda piace da impazzire – e insomma, non ne hanno tutti i torti – e possono tranquillamente fare a meno di tutto il resto (del mondo). Il neozelandese è innamorato cotto della propria terra; e tutte le altre – terre – neanche le vedono.

La Coromandel Peninsula si trova nell’Isola del Nord, nella punta nord. Se pensiamo alla Nuova Zelanda come allo stivale ribaltato, la Coromandel Peninsula è in Calabria ed è circondata dal Mar Ionio. Essendo molto vicina ad Auckland – la città più grande della Nuova Zelanda – è una zona molto turistica e piena di case delle vacanze. Tra le attrazioni turistiche più famose ci sono la Cathedral Cove, un grosso arco di roccia che finisce in mare, e la Hot Water Beach, la spiaggia dove facendo una buca nella sabbia si trova l’acqua calda, anche bollente.

Miranda è un micro paesino che si affaccia sul mare sulla sponda opposta della Coromandel Peninsula. E’ famosa per il Miranda Shorebird Centre, una riserva di birdwatching la migliore del mondo per avvistare il beccostorto; per le spiagge di conciglie; e, come ci racconta John, per il mare ricco di pesce.

Sara Burchielli

Foto di Sara Burchielli e Giulio Mori

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Pubblicato il: 2 febbraio 2014

Argomenti: Pisani a giro, Quaderni

Visto da: 1232 persone

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