Nuova operazione a contrasto dei venditori ambulanti abusivi e di merce contraffatta ieri in via Cammeo. A coordinare l’azione i Carabinieri con il supporto della Polizia Municipale, che hanno sequestrato una decina di borse contraffatte.
Un ragazzo di origine senegalese è rimasto ferito nel corso della retata: all’arrivo delle forze dell’ordine, nel tentativo di fuggire, l’uomo è caduto sbattendo la testa. Condotto al Pronto Soccorso per gli accertamenti, il giovane è stato trattenuto in osservazione. Dall’ospedale fanno sapere che ha riportato un trauma cranico ma le sue condizioni non sono gravi; finiti gli accertamenti di rito dovrebbe essere dimesso.
Un’operazione di minore entità rispetto a quelle dei giorni precedenti (che hanno visto il sequestro di oltre due mila oggetti), in cui, come ha raccontato il comandante della Polizia Municipale Massimo Bortoluzzi, si è verificata una certa tensione. Presumibilmente in seguito alla caduta del giovane e al ripetersi dei controlli.
L’operazione di ieri rientra nel quadro di intensificazione dei controlli che ha preso il nome di “Operazione Falange”, che in queste settimane vede impegnati Carabinieri e Polizia Municipale. Un’operazione che risponde alle indicazioni del Prefetto di Pisa Francesco Tagliente, che in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica ha raccolto le sollecitazioni delle associazioni dei commercianti.
Azioni quasi quotidiane che, dicono i Carabinieri, non hanno l’obbiettivo di infierire sui venditori, ma sottrarre la merce contraffatta e scoraggiare la loro presenza a Pisa.
non infieriscono? io lo chiederei a loro, come si sentono.
a me sembra che sia la stessa cosa che infierire sui venditori, visto che non hanno alternative.
E comunque sia: qualcuno mi spiega quale danno reale al commercio regolare sia il commercio di merce contraffatta? chiedo: chi compra una borsa di marca falsa a 30 euro avrebbe potutro permettersi di comprarla vera a 300 euro? il commerciante abusivo quindi ruba clienti ai commercianti regolari? poi cinture, portafogli…e ancora accendini, fazzoletti…
I ragazzi senegalesi raccontano un’altra versione, ovvero che durate la fuga il venditore sia stato spinto da un carabiniere, i quali, tra l’altro non hanno nemmeno fatto il verbale di sequestro nonostante le borse fossero state sequestrate al ragazzo ferito. E quando abbiamo chiesto spiegazioni sono diventati quanto mai aggressivi, hanno alzato la voce dicendo testualmente: “e tu chi ca**o sei, vuoi insegnarmi a fare il carabiniere? levati dai cog***ni! veni in caserma a san piero a grado e ne riparliamo”. Magari sarebbe stato più corretto sentire anche la versione dei venditori e pubblicarle entrambe