Riceviamo e pubblichiamo il contributo di un gruppo di militanti di SEL di Pisa sulla candidatura del sindaco Marco Filippeschi alla presidenza della provincia di Pisa.
Siamo alcuni iscritti a SEL del Circolo di Pisa, vogliamo portare il nostro contributo all’apertura di un dibattito ampio sul ruolo di SEL e sul futuro della Sinistra. Abbiamo appreso dell’adesione di SEL-Federale alla formazione insieme al PD della lista “Centrosinistra per la Provincia di Pisa”, che sostiene la candidatura alla Presidenza della Provincia di Marco Filippeschi; decisione alla quale peraltro non sono stati chiamati a partecipare i circoli e la base.
Entrando poi nel merito si propone di nuovo l’alleanza con un partito il cui Segretario e Presidente del Consiglio Matteo Renzi sta facendo scelte che, noi e SEL a livello nazionale, consideriamo profondamente sbagliate e pericolose, sui temi del lavoro, della scuola, della sanità, dell’economia e delle riforme istituzionali, e contro le quali i nostri gruppi parlamentari stanno conducendo una motivata e coerente battaglia.
Al falso riformismo governativo dettato sia da interessi di settori economici e sociali (che i passati governi di centrodestra non sono riusciti altrettanto validamente a rappresentare), sia dalle indicazioni degli organismi sovranazionali che dominano l’Europa liberista (gli stessi che abbiamo già contrastato con l’esperienza della lista l’Altra Europa con Tsipras alle scorse elezioni europee), i nostri parlamentari contrappongono con forza una visione di vero cambiamento che dia rappresentanza ai reali bisogni delle persone, che elimini la precarietà, la disoccupazione e la sottoccupazione, che estenda le tutele restituendo dignità al lavoro e ai lavoratori, e infine che dia pieno riconoscimento ai diritti dei cittadini.
Queste posizioni non possono essere contraddette, messe a rischio di credibilità e vanificate da alleanze avventate a livello locale o regionale che inevitabilmente, e ne abbiamo avuto puntuale esperienza nelle vicende cittadine, hanno gravi ricadute sulle amministrazioni, alle quali non resta che farsi dispotiche esecutrici di politiche che non condividiamo e contro le quali ci battiamo aspramente; le sole poche eccezioni, vicine (come Calci) o lontane (come Milano) che siano, non contraddicono la norma.
Pertanto chiediamo anche a livello locale, e tanto più in vista delle prossime elezioni regionali, posizioni nette e coerenti, in altre parole che si escludano certamente alleanze compromissorie per un centrosinistra inesistente e invece si cerchino accordi con forze partitiche e realtà associative che si battano per gli stessi nostri obiettivi al fine di costruire quel soggetto politico dichiaratamente di sinistra, che nei programmi e nei fatti realizzi anche in Toscana il disegno di società eguale, giusta ed inclusiva che era ed è al centro del progetto politico di SEL da sempre, a partire dai suoi principi fondativi.
Andrea Binetti – Alberto Bozzi – Maria Letizia Episcopo – Corrada Giammarinaro – Lido Giampaoli – Elisa Migliaccio – Michele Nassi – Enrico Zini
8 iscritti su quante centinaia? Insomma, un mini-dissenso!
E poi i nomi dei firmatari sono sempre i soliti, che noia!
– l’avvocato Corrada Giammarinaro, che alle parlamentarie 2012 prese qualche decina di voti,
– il Funzionario della Provincia di Pisa, Lido Giampaoli,
– la pensionata iscritta SPI-CGIL ed ex-DS, Elisa Migliaccio,
– Alberto Bozzi, ex-PdCI, ex-consigliere comunale, ex-segretario comunale, e non ricordo quanti altri ex, che lavora in un ente che si chiama AICCRE, Associazione Italiana Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (qualcuno mi spiegherà a cosa serve quest’ennesimo spreco di denaro pubblico).
Ma davvero avete mandato un comunicato per dire al mondo che non siete d’accordo su quello che fa il vostro partito?! Ma usare delle mail, degli sms, fare delle telefonate o, per amore della Politica, discuterne in un’assemblea non sarebbe stato risolutore di eventuali divergenze?
Questa politica del clamore mediatico di berlusconiana memoria risulta ancora più stucchevole se fatta da gente che si dichiara di sinistra. E poi ci si chiede perchè si perde consenso e si ottengono risultati da prefisso telefonico.
Prima di tutto , Roberto, sarebbe stato importante che tu avessi avuto il coraggio di fare certe critiche firmandoti con nome e cognome. I firmatari del comunicato che tu critichi hanno avuto, invece, il coraggio di farlo Avremmo voluto esprimere il nostro dissenso da certe scelte fatte dal nostro partito a livello federale ma non ci è stato possibile perché i Circoli dei vari territori non sono stati convocati per diiscutere della nostra alleanza con il PD alle provinciali e del resto il Circolo di Pisa non viene riunita dal 20 settembre , giorno in cui è stato rieletto il coordinatore che si era dimesso a maggio.In quanto a quello che affermi è facile smentirti . Siamo 8 iscritti ma rappresentiamo un numero considerevole fra i tesserati del nostro Circolo ed i nostri nomi non li trovi facilmente in documenti che girano. Personalmente poi io ho una storia ( che non puoi permetterti di riassumere in un “pensionata iscritta SPI-CGIL ed ex-DS ) frutto di sacrifici, lotte , impegni per portare avanti non i miei interessi ma quelli dei più deboli e soprattutto dei lavoratori verso i quali il PD di Renzi porta avanti politiche peggiori di quelle di Berlusconi
Ganzo, a Roberto gli garba ancora un sacco la Bulgaria…