Tanti stalli blu nelle zone Don Bosco e Pratale. Lo ha deciso la giunta comunale, dopo che anche il CTP 5 ha valutato positivamente il progetto redatto da Pisamo che prevede alcune modifiche alla viabilità e la massiccia introduzione delle soste a pagamento.
Saranno 1.140 stalli di cui 1.100 blu, 25 stalli riservati agli invalidi, 15 per carico e scarico commerciale e per soste temporanea. La tariffa sarà di 0,60 centesimi all’ora (zona B1), per i residenti 0,45 cent. Il parcheggio a pagamento sarà dal lunedì al sabato dalle 08.00 alle 14:00. Sosta gratuita per i residenti e domiciliati per motivi di lavoro e studio in città, con un massimo di 3 permessi per nucleo familiare.
La decisione dell’amministrazione, si legge nell’atto, è stata dettata dalle “problematiche legate alla scarsa possibilità di sosta per i residenti nella zona Pratale e Don Bosco”, zone non centrali ma vicine alle mura e punto di ingresso al centro storico. Una richiesta pervenuta dagli stessi residenti della zona, dice il Comune, in particolare da chi abita in vie “dove la sosta è attualmente libera e gratuita”, e che hanno chiesto “di inserire la propria via di residenza tra quelle a pagamento”.
Nello studio di Pisamo emerge che oltre il 60% delle auto che parcheggiano nella zona sono di pendolari, non residenti a Pisa. L’obbiettivo degli stalli blu, dice ancora il Comune, “è di favorire il mezzo pubblico”. Il progetto – non è ancora chiaro da quando sarà operativo – prevede l’introduzione del senso unico in alcune vie del quartiere e l’istituzione del doppio senso di marcia in via di Pratale, nel tratto da via Battelli all’intersezione con la rotatoria di via Paparelli.
L’investimento iniziale è di 225.000 euro circa e prevede la realizzazione degli stalli blu (11mila euro), l’installazione di 25 parcometri a pannelli solari (187.500 euro) e 27.150 euro per la segnaletica verticale ed orizzontale. Per la manutenzione e le spese per il personale, la Pisamo ha previsto inoltre una spesa annua di circa 80mila euro.
ECCO LE STRADE COINVOLTE
Prima il Comune riesce a far scappare via 20.000 residenti in 30 anni di scelte politiche sbagliate e poi li fa pagare quando devono venire a Pisa per lavoro.
Prima il Comune fa un parcheggio a pagamento a servizio del parcheggio che occupano per fare il mercato e poi, visto che nessuno lo usa, costringe a pagare nelle strade vicine.
Prima il Comune si disinteressa del quartiere non mandando mai un vigile a fare le multe per divieto di sosta e poi fa le strisce blu così se ne occupano gli ausiliari del traffico.
Prima il Comune dice che fare le strisce blu in Pratale costa più di quello che renderanno e poi le fa, probabilmente per cercare consensi nel quartiere.
Come si fa a favorire l’uso del mezzo pubblico se non si può lasciare la macchina nei parcheggi scambiatori? In uno fanno il mercato e l’altro è diventato un campeggio.
Se potessero farebbero le strisce blu anche in Arno.
Da anni stò chiedendo l’introduzione degli stalli blù in tutta via Don Bosco a tutela dei residenti che hanno difficoltà a parcheggiare.
Finalmente ho letto sui giornali locali che la Giunta Comunale ha deliberato,con parere positivo del CTP5,tale provvedimento nella zona Pratale-Don Bosco.
Purtroppo però,leggendo più specificamente le strade interessate,non ho trovato proprio via Don Bosco!!
Se così fosse,oltre ad una beffa sonora,sarebbe un atto estremamente grave che andrebbe,dopo le fontanelle, i pendolari, i camper, le varie strutture universitarie in zona e quanto altro ad aggravare le già difficili soste in quella via,tale da renderla una strada dimenticata e abbandonata al proprio destino.
Per ultimo,ma non ultimo,l’ulteriore beffa di non poter avere neppure l’autorizzazione gratuita per sostare nelle vie attigue,proprio perchè la residenza risulta fuori area. Così gli altri potranno venire ad occupare ulteriormente via Don Bosco e noi non possiamo neppure “rifugiarci” nelle altre strade!!!!! Come dire: becchi e bastonati!!!!!!
E pensare che a Pisa ci sono strade con parcheggio riservato ai residenti: cittadini di serie A e cittadini di serie B ?
Mi piacerebbe aprire un dibattito per capire se è lecito, in un Paese e in un Comune che non riescono a garantire il diritto alla casa ai bisognosi, spendere soldi pubblici per garantire il parcheggio ai residenti.
Mi domando anche perché i residenti di Pratale hanno diritto a tre posti auto gratuiti mentre nel quartiere accanto si ha diritto a un solo permesso. Forse perché hanno alzato di più la voce?
Vedo che si garantiscono posti auto anche agli studenti. Immagino che nel quartiere ce ne siano molti in affitto mentre i proprietari della casa si sono comprati una villetta fuori città e poi fanno i pendolari. Prima gli amministratori fanno scappare i residenti e poi li combattono.
Secondo me non tornano tante cose nel modo di gestire questo problema.