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Un crowdfunding lungo 40 giorni


Cinquemilacinquecentocinque euro. Anzi, seimilatrentatre euro e centosessantaquattro sostenitori. Lo scriviamo in lettere per sottolineare tutto il significato che questo risultato porta con sé: per noi, come persone che in questa sfida hanno creduto, e per paginaQ come progetto che nasce forte della vicinanza di molti.
Vi abbiamo dato 2 cifre diverse che si riferiscono a quanto in questi 40 giorni di campagna abbiamo raccolto. Questo perché in molti, 49 persone per l’esattezza, hanno affidato direttamente a noi la loro donazione perché sprovvisti di una carta di credito, necessaria per fare la donazione online: soldi che in gran parte abbiamo versato in 3 trance su www.eppela.com e che in parte abbiamo invece utilizzato per coprire le primissime spese (tanto per darvi un’idea nei primi giorni del 2014 circa 250 euro sono servite per pagare le marche da bollo).

La prima cosa che vogliamo fare oggi, giorno del debutto di paginaQ, è ringraziare tutti coloro che con noi hanno creduto nella bontà di questo progetto e che ci hanno aiutato a realizzarlo.
Scegliere la strada del crowdfunding è stato non solo un modo per finanziare le spese di avvio. Da un lato sentivamo l’esigenza di testare la reazione della città alla nascita di un nuovo strumento di informazione. Dall’altro avevamo, e continuiamo ad avere in testa, l’obbiettivo di costruire intorno a paginaQ una comunità di persone che trovi nel nostro lavoro risposta alle proprie esigenze informative e che in questo giornale trovi una voce in cui riconoscersi.

Quando a novembre abbiamo deciso di intraprendere la strada del crowdfunding eravamo ignari di quello che ci aspettava e di tutti i passi che avremmo compiuto nei 40 giorni di campagna su Eppela. Ed eravamo, inutile nasconderlo, impreparati.
Impreparati ai meccanismi di una campagna che ha conosciuto rapide crescite e tempi di stasi. Abbiamo dovuto apprendere i modi e i tempi giusti per ridestare l’attenzione ed escogitare stratagemmi accattivanti per rendere la presentazione di un giornale un evento piacevole a cui partecipare.

Così è nato il Crowdfunding Tour di paginaQ, un calendario di presentazioni che ha toccato diversi punti di Pisa e che ha visto la partecipazione di ospiti speciali. La libreria Ubik e il  Cinema Caffè Lanteri che hanno ospitato l’asta di dischi messi a disposizione da Gap Record Store; il Sottobosco Libri & Cafè che fra i suoi tavoli ci ha visti insieme a Guido Bartoli e i suoi schizzi. Il Cinema Arsenale, il Keith Cafè e la Tazza d’Oro dove Tuono Pettinato ha disegnato per noi.  Un grazie va dunque anche a loro e a I Pazzi che ci ha messo a disposizione alcune delle ricompense (così come il Cinema Arsenale).

Probabilmente ciò a cui eravamo meno preparati è stata l’accoglienza e l’interesse che paginaQ è riuscita a suscitare.
Se oggi siamo online lo dobbiamo a molte persone, a quelle che ci hanno sostenuto, a coloro che ci hanno riempito di domande e di suggerimenti, a chi ci ha espresso dubbi e critiche facendoci riflettere. E lo dobbiamo alle esperienze professionali che ci hanno dotato di un bagaglio tale da farci pensare che le competenze per tentare questa avventura le abbiamo. A farci forti è che in molti lo avete pensato con noi.

Domenica 12 gennaio si è conclusa la campagna di paginaQ, da quel momento Eppela comincerà a raccogliere quanto ci avete donato. Quando questo passaggio si sarà concluso conosceremo i nomi dei nostri sostenitori e potremo cominciare a “impacchettare” le ricompense. La pagina di paginaQ dedicata a ringraziarvi tutti è in preparazione e vi invitiamo a mandarci una vostra foto da pubblicare a redazione@paginaq.it.

PaginaQ vi augura buona lettura.

Cinzia, Francesca, Rocco e Matteo

 

 

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Pubblicato il: 15 gennaio 2014

Argomenti: Cultura-Tech, Pisa

Visto da: 700 persone

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