MENU

Quaderno di tendenza TappoBag: quando la moda fa bene al pianeta

tappobag1_p

Coniugare la passione per la moda e il rispetto per l’ambiente non è sempre cosa facile. La ricerca dei materiali giusti, gli alti costi di produzione, la mancanza di accorgimenti precisi, spesso scoraggiano chi questo pianeta vuole salvarlo davvero. Eppure c’è chi ci prova seriamente, chi ha voglia ancora di sperimentare senza comunque perdere di vista lo stile.

A farlo, ad esempio, è il marchio Tappobag nato dalla mente e dal cuore di Stephanie che nel 2012 è andata alla ricerca di un materiale inutilizzato per potergli dare nuova vita. Dopo un’accurata ricerca si è accorta che proprio i tappi delle bottiglie, spesso inutilizzati e dannosi non solo per l’ambiente ma anche per gli animali che facilmente li ingeriscono, potevano trasformarsi in originalissimi decori per le borse.

Da quel momento Stephanie, anche conosciuta con lo pseudonimo di Smiler, si è data da fare e ha raccolto tutte le informazioni, le forze e le persone in grado di aiutarla in questo straordinario progetto.

Le borse di Tappobag infatti necessitano di duro lavoro: dalle poche ore per realizzare una pochette ai quattro giorni per creare una shopper. “Lavoriamo anche fino alle 3 di notte”, mi dice Michelle, coinquilina di Stephanie e PR del marchio pisano. E la sua voce si fa entusiasta quando mi racconta che nessuna delle due in realtà si aspettava una crescita tale del brand.

Tappobag, infatti, nato senza scopo di lucro ma solo per finanziare le attività dell’associazione ambientalista e animalista Let’s Eco Party, ha avuto un successo clamoroso nel mondo della moda: nel gennaio 2013 le borse unisex, ecosostenibili e completamente fatte a mano hanno sfilato a Berlino durante la Settimana della Moda; nel novembre 2013 il brand ha partecipato al concorso Vogue Talents Contest v.2 e prossimamente Stephanie e Michelle saranno a Parigi in occasione della fashion week francese.

D’altronde, l’innovazione e l’originalità dei singoli pezzi sono indiscutibili e ciò che attrae di più è la possibilità di creare una borsa su misura scegliendo tra 13 modelli e 20 tipi di stoffe diversi che fungono da supporto per 30 marche di tappi differenti. I tappi provengono dai locali della provincia di Pisa, vengono lavati, sterilizzati e poi cuciti sulle borse in maniera tale da creare decori sempre più particolari.

Un progetto, quello di Tappobag, completamente in linea con la politica di Let’s Eco Party che si occupa non solo di proteggere l’ambiente ma anche di rivolgere una maggiore attenzione all’economia locale e alla “promozione di stili di vita e di modelli alternativi di consumo che comportano un utilizzo attento delle risorse”.

Attualmente le borse di Tappobag sono disponibili solo online e la spedizione è anch’essa ecofriendly: per ogni borsa venduta infatti il marchio pisano pianta un albero, per rispondere in maniera positiva ai consumi e all’inquinamento generato dal trasporto del prodotto.

Tra i progetti di Michelle e Stephanie oltre a Parigi c’è anche l’allestimento di uno showroom: un piccolo mondo assolutamente ecosostenibile che darà la possibilità ai più curiosi di vedere da vicino cosa vuol dire fare moda rispettando l’ambiente.

Download PDF

Scritto da:

Pubblicato il: 11 maggio 2014

Argomenti: Quaderni, Quaderno di tendenza

Visto da: 1410 persone

,

Post relativi

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ricevi paginaQ per email

Ciao!
Iscriviti alla newsletter di Pagina Q
Se lo farai ci aiuterai a far vivere l’informazione nella nostra città e riceverai la versione mail del quotidiano.
Naturalmente non cederemo a nessuno il tuo indirizzo e potrai sempre annullare la tua iscrizione con un semplice click sul link che troverai in ogni nostra mail.